Nikolash Giubbarossa
M, Umano, Antipaladino
Uomo alto e grosso, folta barba bianca e una distintiva giubba rossa sotto al mantello nero bordato di pelliccia, pare sia un Visitatore e spesso viene trovato ai Venti Favorevoli intento a raccontare storie su Golarion. Si dice che venga dalla zona delle Isole dei Ceppi, su Tahala ha una grande nave chiamata Slitta e viene seguito da un numero imprecisato di Elfi vestiti sui toni del verde che lo chiamano Padre. Pare sia responsabile dell’omicidio di Zine (Orfanotrofio) e del furto di una cassa di Liquore di Kudjaratim.
Viene ritrovato in modo fortuito dai PG fuori dalla Tomba della Manticora, pare fosse nel mezzo di una caccia con i suoi collaboratori elfi quando è stato teletrasportato altrove.
Nikolash Giubbarossa era un membro della marina del Cheliax che venne catturato da una nave pirata dei Ceppi e divenne con il tempo un pirata a sua volta. Quando riuscì a fuggire scoprì che nel Cheliax c’era una taglia sulla sua testa e quindi non poteva farvi ritorno. Decise di cercare fortuna altrove e a Magnimar scoprì dell’esistenza di Tahala. Era ancora un ragazzo quando si trovò a lavorare per Klaus Giubbarossa, un famoso Cacciatore della Rocca che aveva una particolare perversione per gli elfi. Nikolash fu il primo umano che riuscì a convincerlo a farsi assumere come aiutante, dimostrando nel tempo di essere un combattente di grande valore. Ogni volta che tornava a Tahala riprendeva il suo posto come braccio destro di Klaus, e così fece per almeno vent’anni. La sua influenza sul cacciatore si fece sentire quando iniziarono ad accettare incarichi sempre più rischiosi e sporchi, e lui si ritrovò a proporre di spostare il loro covo su un galeone, in modo da non essere facilmente rintracciabili. Chiamarono la nave ‘Slitta’ e Nikolash insegnò a tutto il gruppo come si tiene un vascello e come si naviga. La sua esperienza era tale che sembrava essere molto più esperto anche dei migliori navigatori dell’Arcipelago, che in confronto a lui avevano condotto le navi solo nel golfo e nelle circostanti acque tranquille vicino alla costa.
Klaus morì in circostanze poco chiare, gli elfi hanno il dubbio che possa essere stato Nikolash, ma loro si trovavano d’accordo con i suoi metodi e le sue scelte, guadagnando molti più Giorni di quelli che avrebbero mai visto con Klaus, quindi non indagarono mai a fondo. Il punto di forza di Nikolash era il suo innato carisma e la sua conoscenza del mondo e dell’Arcipelago, raccontava storie alla pari dei migliori bardi di Farson e aveva un fiuto infallibile per le occasioni d’oro. Ereditò il nome Giubbarossa e la sua somiglianza con il suo predecessore fecero credere in alcune parti di Tahala che fosse sempre la stessa persona, vedendolo come una sorta di leggenda.